Scopri Bologna con occhi curiosi e vivi la città in modo autentico. Cammina tra i portici, alza lo sguardo e lasciati guidare dai suoi segreti più affascinanti: frecce misteriose conficcate nel legno, canali nascosti che raccontano una “piccola Venezia”, sussurri che viaggiano sotto antichi volte e leggende che prendono vita tra le torri. Ogni angolo custodisce una storia, un simbolo o un dettaglio che parla del passato e del carattere unico di Bologna. Segui i percorsi insoliti, osserva con attenzione e preparati a scoprire la magia che si cela dietro la sua quotidianità.
- Il voltone del Podestà e il “telefono senza fili”. Nessuno stupore se passando sotto il voltone di Palazzo del Podestà si scorgono persone di spalle intente a parlare nei quattro angoli sotto la torre dell’Arengo: il fatto curioso è che i suoni vengano trasmessi da un angolo all’altro. La spiegazione di tale fenomeno? Questo ‘canale’ di comunicazione a distanza così discreto fu stato architettato in epoca medioevale per far confessare i lebbrosi.
- La finestrella sulla piccola Venezia. A Bologna c’è una “Little Venice”. La si vede guardando dentro una piccola finestrella che da via Piella (una traversa di via Augusto Righi) affaccia su un canale, quello rimasto fra i tanti che nel XII secolo, venivano usati per la navigazione mercantile.
- “Panis vita, canabis protectio, vinum laetitia”, ovvero: “Il pane è vita, il vino è allegria, la cannabis è protezione”. Questa scritta, che fa riferimento alla ricchezza che la coltivazione della canapa ha portato a Bologna, si trova in via Indipendenza quasi all’angolo con via Rizzoli, sotto la Torre Scappi, sulla volta del Canton de’ Fiori.
- La Fontana del Nettuno che con la sua imponente statua dà il nome alla piazza davanti a Salaborsa nasconde un simpatico effetto ottico che consente (se ben posizionati nei pressi della scalinata della biblioteca c’è addirittura una mattonella più scura a indicare il punto giusto) di vedere non più l’indice del dio del mare, bensì il fallo in erezione.
- Proprio in cima alla Torre degli Asinelli, sulla quale gli universitari più scaramantici non salgono fino al raggiungimento della laurea (si dice che chi sale non si laurea) c’è un vaso rotto che simboleggia le buone qualità di Bologna nella risoluzione dei problemi.
- Bologna la Dotta: sul tavolo della sede dell’Alma Mater Studiorum di Bologna a Palazzo Poggi c’è la scritta: “Panum resis”, che indicherebbe